Siamo quello che siamo stati. Siamo quel che resta di un artigiano del ferro, non uno qualunque, nostro padre. Siamo Paolo e Donato Giacovelli. Siamo due figli che un’anima buona ha lasciato troppo presto a condividere un’assenza, la sua. Mimino aveva 58 anni appena compiuti quando, mentre era all’opera nella sua amata Locorotondo (Ba) è voltato via in cielo.
Le sue mani e le sue braccia non erano mai conserte e forse non è un caso che quel giorno non hanno fatto da scudo al cuore.
Nostro padre ci ha insegnato che la vita vale la pena di esser vissuta solo se ti prendi cura degli altri anche facendo bene il tuo lavoro, dando il massimo perché se non sai fare bene il tuo lavoro che valore aggiunto puoi dare tu alla tua comunità, al bene comune? Nostro padre era un gran lavoratore che sapeva riparare le cose del mondo mettendoci cura e passione. “Ci vuole attitudine per lavorare con il ferro – ci diceva, – il ferro va addomesticato, sgrezzato, lavorato con la lima per togliere anche la minima impurità affinché quel materiale duro, freddo, tenace si integri con il tutto”. Il suo mestiere ci ha insegnato a stare al mondo a costruire rapporti con gli altri, con chi ci circonda prendendocene cura. Ognuno di noi due a modo nostro. E siamo sicuri che da lassù continua a fare il tifo per noi.